.
L’olio di Canapa Sativa si rivela utile per curare o alleviare molti disturbi che affliggono la persona.
La Canapa Sativa è stata utilizzata fin da tempi remoti per svariati usi civili, ma è sempre stata apprezzata come pianta medicinale. All’ inizio del 900 il suo utilizzo medicale è stato abbandonato perché erroneamente affiancato alla Cannabis. Mentre la prima contiene alti livelli cannabidiolo (CBD) e bassi livelli di delta-9-tetraidrocannabiolo (THC), la seconda ha elevati livelli di THC e bassi livelli di CBD, che la portano ad avere effetti allucinogeni. Questa “omonimia” ne ha contrastato la diffusione e in alcuni casi ne è stato anche proibito l’utilizzo. Solo recentemente si è ricominciato a studiare gli effetti benefici della pianta e in particolare del CBD sulla persona.
Si è iniziato a rivalutare gli effetti antiossidanti e neuroprotettivi. Così è iniziata la ricerca della coltivazione di Canapa Sativa con elevati qualitativi di CBD e bassi effetti psicoattivi.
Sono diversi i prodotti che permettono l’integrazione alimentare della Canapa Sativa con alti contenuti di CBD, quello più utilizzato e che presenta maggior riscontro è quello sotto forma di olio. L’olio può essere estratto da qualunque parte della pianta, ma da preferire è quello dalla estrazione dai semi.
Uno dei primi casi che hanno portato l’interesse sull’utilizzo dell’olio di CBD è stato quello di attenuare la frequenza e la durata delle crisi epilettiche. Successivamente sono stati riscontrati altri effetti positivi su disturbi di origine infiammatoria, su depressione, ansia e fame nervosa (Bonacorso, Ricciardi, Zangani, Chiappini, Schifano), utile per alleviare il dolore e la nausea, si è dimostrato in grado di contrastare le cellule tumorali e di alleviare gli effetti negativi dei trattamenti oncologici (K. O’Brien).
I cannabinoidi come il CBD interagiscono con il nostro sistema endocannabinoide, i cui recettori sono presenti nel nostro sistema nervoso e cerebrale. Questi recettori (CB1 e CB2) presiedono agli schemi motori, alla cognizione, alla memoria a breve termine, alla capacità di attenzione, all’equilibrio, al linguaggio. Altri recettori hanno funzione sugli schemi del sonno, sull’umore, sull’appetito e sulla percezione del dolore, sulla infiammazione, sulla temperatura corporea, sulla pressione del sangue e sulla densità delle ossa. Tutte le sperimentazioni concordano che il CBD è generalmente ben tollerato anche in modo cronico.
Come abbiamo modo di vedere i diversi effetti farmacologici della Canapa Sativa possono migliorare le condizioni di persone affette da diversi disturbi come Epilessia, Fibromialgia, Glaucoma, Infiammazione, Ipertensione, Morbo di Crohn, Sclerosi Multipla, Schizofrenia. A tal fine è indispensabile usare prodotti a base di Canapa Sativa coltivate in zone non contaminate da metalli pesanti e ad alto contenuto di CBD. Occorre prestare particolare attenzione alla posologia di assunzione, per questo è consigliabile rivolgersi sempre a personale medico esperto in materia.